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Specialità bavaresi: cosa mangiare ai mercatini di Natale a Monaco di Baviera

Glühwein

Nella patria dell’Oktoberfest da fine novembre a dicembre come ogni anno si accendono le luci dei mercatini di Natale a Marienplatz: ecco cosa mangiare a Monaco di Baviera tra vin brulè e bretzel

  • Bayerische Reiberdatschi

Ottimo cibo da passeggio, queste buonissime frittelle di patate chiamate anche Kartoffelpuffer vengono realizzate con patate grattugiate, cipolla, uova, sale e pepe.

Le Reiberdatschi sono servite calde su una cialda di wafer e per i bavaresi si accompagnano bene ad una salsa alle mele ma anche alle insalate o al quark (formaggio) alle erbe.

Bayerische Reiberdatschi
Bayerische Reiberdatschi
  • Bretzel al formaggio

Una versione più golosa dei classici bretzel è quella al formaggio.

Bretzel al formaggio
Bretzel al formaggio

I famosi bretzel (chiamati a seconda del luogo pretzel, brezl, pretzl, breze, brezn, covrig o addirittura laugenbrezel) sono una sorta di pane intrecciato che vanta origini antiche.

Questo pane saporito è diffuso soprattutto nelle regioni tedesche, alsaziane, austriache, ma è largamente presente anche in Italia; alcuni ritengono addirittura che le origini dei bretzel siano italiane.

Quello che è certo è che i bretzel sono nati in epoca medievale, nei monasteri, e sono fortemente ispirati alla tradizione cristiana come dimostra la loro forma.

Secondo alcuni richiama infatti la posizione di un monaco con le mani giunte in preghiera e i tre fori formati dall’intreccio del pane simboleggiano la Trinità divina.

Per quanto riguarda l’etimologia, il nome bretzel deriverebbe dal latino brachius o bracellus perché la sua forma ricorderebbe un abbraccio oppure perché il pane si trasportava appeso al braccio con una cordicella.

Una variante poi ricondurrebbe il termine non all’abbraccio ma al ‘tempo del riposo’ in cui non si lavorava e si tenevano quindi le braccia incrociate.

L’ipotesi dell’origine italiana starebbe poi nel termine pretiola, ‘piccola ricompensa’, ovvero nell’uso di alcuni monaci di ricompensare con un pretzel i bambini meritevoli che imparavano preghiere e passi delle Sacre Scritture.

L’inconfondibile gusto dei bretzel è dato dalla loro preparazione.

Una volta impastati e intrecciati, vengono immersi qualche secondo in acqua bollente e bicarbonato oppure idrossido di sodio; questo procedimento, ultimata la cottura, formerà la loro deliziosa superficie.

I bretzel vengono poi cosparsi con sale grosso e sono pronti per essere mangiati.

Assieme alla birra, sono i simboli dell’Oktoberfest; si trovano nei panifici, nelle birrerie e nei locali bavaresi in accompagnamento ai wurstel (weißwurst), ma sono anche un ottimo street food durante i mercatini di Natale.

  • Käsespätzle

Sono gnocchetti mantecati nel formaggio e guarniti con cipolle fritte; ai mercatini di Natale di Monaco di Baviera ci sono stati serviti in una barchetta di cialda che si poteva mangiare una volta finiti.

Käsespätzle
I Käsespätzle

Il nome spätzle è un termine svevo che significa ‘passerotto’ ed ha origini medievali; questo piatto è tipico della zona sud della Germania (Baden-Wuttemberg, Algovia, Svevia).

Si trovano anche in Austria (chiamati kasnocken o kasnockn), Alsazia (Francia), Liechtenstein e Svizzera.

Gli spätzle sono però molto famosi e diffusi anche dai noi in Trentino-Alto Adige, dove sono verdi (fatti con gli spinaci) e conditi con panna e speck.

Sono molto semplici e si impastano con farina, uova e acqua oppure latte; per fare i Käsespätzle vengono utilizzati formaggi a pasta dura come, ad esempio, il dolce ed aromatico Emmental o la caciotta bavarese.

Spesso i Käsespätzle sono accompagnati da insalata verde o di patate o in alcune zone anche da salsa di mele; il vero tocco di gusto è dato però dalle cipolle fritte come topping. Davvero gustosissimi!

Schupfnudeln e Käsespätzle
Schupfnudeln e Käsespätzle
  • Schupfnudeln

Chiamati Fingernudel o Bubenspitzle per via della loro forma affusolata, anche questi sono gnocchi saltati in padella stavolta però assieme ai crauti, sempre serviti in una barchetta di cialda ai mercatini di Marienplatz.

Schupfnudeln
Gli Schupfnudeln con crauti

Degli Schupfnudeln non esiste questa sola ricetta ma diversi metodi di preparazione regionali; a differenza degli spätzle sono solitamente impastati con le patate e si possono trovare anche in versione dolce.

Il nome significa ‘tagliatelle arrotolate’ e addirittura sembra che li mangiassero già i Lanzichenecchi durante la guerra dei Trent’anni (XVII secolo).

  • Apfelkücherl

Le Apfelkücherl sono fette di mele impastellate e fritte, passate nello zucchero aromatizzato alla cannella; molto popolari nel Baden-Württemberg, si preparano solitamente il Giovedì Grasso per Carnevale.

Apfelkücherl
Le Apfelkücherl
  • Weihnachtspunsch rosè

Il nome vuol dire ‘punch di Natale’ ed è una bevanda speziata a base di vino rosato servita calda che ricorda il vin brulè ma più alcolico. Si trova anche a base di vino rosso o bianco.

Weihnachtspunsch rosè
Il Weihnachtspunsch rosè

Il termine punsch è infatti l’adattamento tedesco dell’inglese punch, il famoso drink alcolico.

Il punch o meglio i punch sono stati definiti come gli antenati dei moderni cocktail che nascono con la fondazione della Compagnia Britannica delle Indie Orientali nel 1600.

La parola punch compare ufficialmente per la prima volta nel 1632 in una lettera della Compagnia ad un commerciante.

Ha origine da panch che in lingua indiana arcaica significa ‘cinque’ perché cinque erano gli ingredienti di questa bevanda: acqua, acquavite, agrumi, zucchero e spezie.

Nel ‘700 divenne un cocktail di lusso grazie anche all’aggiunta del Rum, immancabile nelle feste mondane e ai balli dell’alta società inglese.

 

  • Prinzregententorte

Letteralmente significa ‘torta del principe reggente’ ed è una torta fatta di sottili strati di pan di spagna alternati ad altrettanti strati di crema al burro al cioccolato e ricoperta da una lucente glassa sempre al cioccolato.

Prinzregententorte
Prinzregententorte

La Prinzregententorte è originaria della Baviera; il nome si riferisce al principe reggente, Luitpold, che regnò dal 1886 al 1912.

Non si sa chi abbia inventato questa torta; alcuni ritengano sia lo chef personale del principe reggente, John Rottenhöfer.

Altri parlano invece di un famoso fornaio di nome Anton Seidl che preparò una torta ricoperta di cioccolato a nove strati che rappresentava i nove figli del re Ludovico I, padre di Luitpold.

Secondo le teorie più accreditate fu però un altro fornaio, tale Heinrich Georg Erbshäauser, che creò la Prinzregententorte per i 90 anni di Luitpold nel 1911.

Questa torta consisteva di otto strati che simboleggiavano gli otto distretti amministrativi della Baviera a quel tempo.

La ricetta originale vuole che la Prinzregententorte fosse composta da 8 sottili dischi di pasta biscotto alternati a strati di crema al burro al cioccolato.

Lo strato di pasta biscotto veniva spennellato con della marmellata di albicocche e la copertura della torta era fatta con glassa al cioccolato.

Oggi, oltre a questa versione classica si prepara quella con il pan di spagna al posto del biscotto e gli strati non sono mai meno di 6. Per i più golosi è un dolce per niente leggero ma che merita sicuramente un assaggio.

  • Käsekuchen

È la cheesecake tedesca, simile a quelle più famose americane che vengono cotte in forno. La base di questa torta è realizzata con una pasta tipo frolla ma un po’ più morbida.

La crema invece viene preparata solitamente con il formaggio morbido tedesco Quark (che ricorda il nostro Philadelphia ma leggermente più acido).

La Käsekuchen viene servita così com’è o anche con una salsa di frutti rossi. A Monaco di Baviera potete assaggiare sia questa che la Prinzregententorte in diverse pasticcerie e caffetterie della città.

  • Apfelstrudel con crema alla vaniglia

Letteralmente significa ‘vortice di mele’: è l’immancabile strudel, conosciuto e amato molto anche da noi italiani e diventato tipico della pasticceria altoatesina, ma anche friulana e veneta.

Lo strudel di mele è infatti diventato P.A.T. (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) della Provincia Autonoma di Bolzano.

Un profumato ripieno di mele, frutta secca e spezie avvolto in una sottile pasta sfoglia la cui ricetta, secondo gli esperti, sarebbe stata ripresa dagli orientali baklava, dolcetti a base di pasta fillo, miele e frutta secca.

Ai mercatini di Natale di Monaco di Baviera l’Apfelstrudel ci è stato servito con una crema alla vaniglia calda. Per veri intenditori.

Apfelstrudel con crema alla vaniglia
Apfelstrudel con crema alla vaniglia
  • Glühwein
Mercatini Monaco di Baviera Marienplatz
I mercatini di Monaco di Baviera a Marienplatz

In Germania si chiama così ma noi lo conosciamo come il buonissimo vin brulè. Le basse temperature di questi paesi, soprattutto durante le passeggiate ai mercatini di Natale, lo rendono una coccola irresistibile.

Glühwein
Il Glühwein

LEGGI ANCHE IL POST SUL VIN BRULE’

 

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Giulia Cosenza

Calabrese DOC, sommelier con master in Cultura dell'alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche

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