Un ripieno di mandorle e cioccolato racchiuso nella frolla e coperto di glassa: ecco la varchiglia alla monacale di Cosenza, una delle più golose varianti del bocconotto calabrese simbolo della pasticceria della città bruzia
In spagnolo barquilla vuol dire “barchetta”: da questo termine prende nome un antico dolce la cui unicità caratterizza la pasticceria della città di Cosenza. Si tratta della varchiglia.
A proposito di golosità tipiche calabresi abbiamo già parlato del bocconotto e delle sue varianti, tra cui proprio la varchiglia (LEGGI IL POST SUL BOCCONOTTO).
Un morbido ripieno racchiuso nella pasta frolla caratterizza questo pasticcino, vanto gastronomico della capitale dei Bruzi.
![Varchiglia alla monacale](https://www.ilcalicediebe.com/wp-content/uploads/2019/11/Varchiglia_alla_monacale_Cosenza-1024x576.jpg)
Le origini della varchiglia sono lontane; si fanno risalire all’epoca in cui le Carmelitane Scalze, ordine monastico spagnolo, costituirono un convento a Cosenza nel XIII secolo.
Dimostrazione dell’importante presenza di queste monache sono i resti di un edificio religioso della metà del ‘600, la chiesa dedicata a Santa Teresa d’Avila (Teresa di Gesù), fondatrice dell’ordine, ubicata su colle Triglio.
![Ruderi chiesa Santa Teresa d'Avila a Cosenza su colle Triglio](https://www.ilcalicediebe.com/wp-content/uploads/2019/11/Resti_chiesa_Santa_Teresa_dAvila_Cosenza_Colle_Triglio-1024x576.jpg)
Si tratta di una struttura maestosa, formata da quattro cappelle piccole, due cappelloni e un grande altare nella navata centrale, ricca di pregevoli opere pittoriche.
Il monastero venne utilizzato nei secoli seguenti come orfanotrofio e oggi questo complesso, completamente ristrutturato, ospita una delle sedi dell’istituto alberghiero Mancini-Tommasi.
Purtroppo della chiesa non restano altro che ruderi.
Furono proprio queste suore, abili mastre dolciarie, a dar vita alla tradizione della varchiglia, detta appunto alla monacale.
L’originale dell’epoca era diversa da quella odierna: il guscio di pasta frolla era riempito con sole mandorle, zucchero, albume d’uovo e ricoperto da una glassa di zucchero.
![Varchiglia](https://www.ilcalicediebe.com/wp-content/uploads/2019/11/Varchiglia_alla_monacale-1024x576.jpg)
Le Carmelitane per sostentarsi solevano preparare questi dolcetti per i prelati; furono le novizie delle famiglie benestanti di Cosenza a “rubarne” la ricetta, a conservarla e a tramandarla di generazione in generazione.
La varchiglia oggi è un po’ più ricca: dall’’800 circa, alla farcitura di mandorla venne aggiunto il cioccolato fondente. Anche la glassa diventò di cioccolato.
Il risultato è una piccola barca profumata e dal cuore goloso che a Cosenza si può gustare in pochissimi posti.
Si dice che sia il Gran Caffè Renzelli, storico locale su Corso Telesio nel centro storico, il custode della tradizione della varchiglia.
![Varchiglia alla monacale Gran Caffè Renzelli Cosenza](https://www.ilcalicediebe.com/wp-content/uploads/2019/11/Varchiglia_Gran_Caffe_Renzelli-1024x576.jpg)
Nel secolo scorso il proprietario del bar riuscì a farsi dare dalle famiglie cosentine la ricetta della varchiglia; ognuna aveva la sua personale e ognuna la riteneva migliore delle altre.
Il Renzelli ha continuato a produrre artigianalmente la sua varchiglia alla monacale, la cui farcia è fatta di mandorle naturali, cacao, albume d’uovo e zucchero.
La barchetta in frolla è fatta invece con farina di grano duro di tipo 0, strutto e zucchero.
![Ripieno varchiglia alla monacale Gran Caffè Renzelli Cosenza](https://www.ilcalicediebe.com/wp-content/uploads/2019/11/Ripieno_varchiglia_alla_monacale_Cosenza-1024x638.jpg)
E’ possibile trovare questo dolce nella versione in monoporzione, ovale e addirittura in formato torta.
Inoltre il Gran Caffè Renzelli omaggia ancora oggi l’illustre filosofo cosentino Bernardino Telesio realizzando la Torta Telesio.
![Torta Varchiglia e Torta Telesio Gran Caff+è Renzelli](https://www.ilcalicediebe.com/wp-content/uploads/2019/11/Torta_Varchiglia_Torta_Telesio_Gran_Caffè_Renzelli-1024x576.jpg)
Nell’Ottocento, su richiesta, i pasticceri dell’epoca diedero vita ad una specialità che prevedeva l’utilizzo inusuale dei lupini gialli (mai impiegati prima) amalgamati alle mandorle, amarene intere e albicocche.
Ora non resta che l’assaggio!
![Varchiglia alla monacale ripieno](https://www.ilcalicediebe.com/wp-content/uploads/2019/11/Varchiglia_ripieno-1024x646.jpg)
Gran Caffè Renzelli
- Corso Telesio, 46
- Corso Umberto I, 1
Contatti
Tel: +39 0984 26814 +39 0984 27005
www.renzelli.com
Per prenotazioni: info@renzelli.com
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