Dalla Valle del Crati alle pendici del Pollino alla scoperta dei territori, delle storie e dei vini delle Terre di Cosenza 

La DOP Terre di Cosenza è stata creata nel 2011 per unificare la vasta area produttiva della provincia di Cosenza che vedeva la presenza di ben 7 denominazioni riconosciute.

Oggi queste ultime sono le 7 sottozone della DOP e che sono Colline del Crati, Condoleo, Donnici, Esaro, Pollino, San Vito di Luzzi e Verbicaro.

Tre anni dopo, nel 2014, con l’adesione di numerose aziende nasce poi il Consorzio Terre di Cosenza, istituito con lo scopo di salvaguardare la qualità dei vini e di valorizzare i vitigni autoctoni presenti.

Le strade dei vini delle Terre di Cosenza sono ampie e variegate, ricche di storia e di cultura; dai tempi della colonizzazione greca fino alla conquista romana la Calabria Citra ha sempre goduto di grande prestigio.

Attraverso un caleidoscopio di colori si passa dai paesaggi del maestoso Pollino che degradano verso il Tirreno fino alle verdi valli del Crati e dell’Esaro verso il mar Ionio e i monti della Sila.

Le Terre di Cosenza sono luoghi antichi e suggestivi che parlano; ci raccontano di un lungo passato di uomini, di tradizioni, di uve come il magliocco, che ancora oggi sanno regalare vini unici ed emozionanti.

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Ma conosciamo più da vicino storie e produzioni di alcune delle aziende del Consorzio Terre di Cosenza DOP.

Azienda Agricola Serracavallo – Bisignano (CS)

Dalle colline di Bisignano che dominano la Valle del Crati ecco ergersi i vigneti dell’Azienda Agricola Serracavallo, posti a circa 600 metri s.l.m.

Azienda a conduzione familiare, venne fondata molti decenni fa da una famiglia appassionata di viticoltura; oggi proprietario è il dott. Demetrio Stancati, presidente in carica del Consorzio Terre di Cosenza.

Serracavallo era luogo di allevamenti di cavalli dei principi Sanseverino e da qui il nome; oggi sono 30 gli ettari vitati e i vitigni sono sia autoctoni che internazionali.

Magliocco, pecorello, chardonnay, cabernet sauvignon: una delle caratteristiche distintive di Serracavallo è l’impegno verso una viticoltura biologica e sostenibile con una produzione di alta qualità.

È possibile visitare i vigneti, la cantina e la bella barricaia e degustare sia i vini che i prodotti locali, oppure prenotare pranzi-degustazione e anche soggiornare presso ‘La foresteria di Serracavallo’.

Azienda Agricola Le Conche – Bisignano (Cs)

Il volto dell’Azienda Agricola Le Conche sono Vincenzo ed Antonella, marito e moglie; coltivano 43 ettari di terreno di cui 7 vitati posti a 500 metri s.l.m. sulle colline di Bisignano che degradano verso il fiume Duglia.

Qui le vigne incontrano uliveti di carolea e tondina con cui producono un olio buonissimo; una natura rigogliosa che offre davvero uno spettacolo mozzafiato, soprattutto quando il sole tramonta.

I vini de Le Conche prodotti in regime biologico e con moderni impianti; nascono principalmente da uve del territorio quali magliocco e mantonico.

Negli ultimi anni Vincenzo ed Antonella si stanno dedicando anche all’allevamento del suino nero di Calabria allo stato semibrado; qui vive addirittura un gruppo di teneri daini.

Rapiti dal fascino di questi luoghi presso Le Conche è possibile fare un Country Wine Tour e assaggiare non solo i vini ma anche gli ottimi prodotti dell’azienda.

La Matina – San Marco Argentano (Cs)

Nella suggestiva cornice dell’abbazia medievale di Santa Maria della Matina a San Marco Argentano si trova l’omonima azienda agricola ‘La Matina’, guidata da Michele e da sua moglie Judith.

Una storia che inizia con il normanno Roberto Il Guiscardo e che prosegue poi con i monaci cistercensi; il vino che si faceva nelle terre de La Matina fu benedetto da Papa Urbano II prima di partire per la Prima Crociata.

Un legame molto profondo quello con la viticoltura, ripresa negli ultimi anni: oggi La Matina coltiva 3 ettari di magliocco a cui se ne sono aggiunti altri 3; la prima annata è uscita nel 2019 con un rosso e un rosato.

La Matina produce anche olio, ortaggi e fichi sempre in regime biologico; l’attenzione per le materie prime è stata una prerogativa dell’azienda sin dalle sue origini.

Una giovane ma promettente realtà calabrese che si fa portavoce del territorio attraverso l’arte e la natura, ispirata da passione e tradizione.

Terre di Balbia– Altomonte (CS)

Immersa fra le campagne dell’antica Balbia, oggi Altomonte, si trova l’azienda vitivinicola Terre di Balbia.

Nata nei primi anni del 2000 con il friulano Gianni Venica (già proprietario dell’azienda Venica&Venica) e il calabrese Silvio Caputo, è stata rilevata dall’ingegnere Chiappetta una decina di anni più tardi.

Grazie all’incontro con il viticoltore salentino Gianfranco Fino che ha sposato questo progetto, oggi Terre di Balbia produce vini di qualità dal gaglioppo, dal merlot e dall’immancabile magliocco.

Otto ettari di vigneto attorniati da ulivi crescono a 300 metri s.l.m. su terre rosse, baciati dal sole e rinfrescati dalle brezze marine dello Ionio e dai venti del Pollino; le uve sono coltivate in regime biologico.

Da queste ultime nascono tre etichette, un rosato e due rossi, un tributo alla bellezza di questi luoghi decantati dagli antichi, come Plinio Il Vecchio che nei suoi versi celebrava proprio il vino di Balbia, il Balbino.

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Azienda Agricola Serragiumenta – Altomonte (Cs)

L’Azienda Agricola Serragiumenta si estende per diversi ettari nel comune di Altomonte; dall’ulivo alla vite fino agli alberi da frutto, dai suini neri alle podoliche, questa realtà delle Terre di Cosenza è davvero ampia.

Il vino inizia ad essere prodotto nel 2004 con la coltivazione di vitigni autoctoni; grazie al supporto di un enologo siciliano, oggi si vinifica ed imbottiglia in azienda con l’idea futura di creare una vera e propria cantina.

Serragiumenta è anche un castello, famosa location per matrimoni ed eventi; è anche agriturismo ed ospitalità, glamping, maneggio e fattoria didattica.

Produce un bianco, un rosato, un rosato frizzante e quattro rossi.

La Peschiera – San Lorenzo del Vallo (Cs)

Vino ed ospitalità in un antico borgo industriale del ‘700: eccoci a San Lorenzo del Vallo, nella valle dell’Esaro e nel cuore dell’Azienda Agricola La Peschiera.

Il nome potrebbe far pensare alla coltivazione delle pesche, invece si riferisce al fatto che anticamente il vicino fiume Esaro era molto pescoso.

Proprietari e gestori sono i tre fratelli Gallo, Daniela, Flaviana e Alessandro; l’azienda nasce come concio per la produzione della liquirizia, prodotto locale d’eccellenza esportato in tutta Europa.

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Attorno alla fine dell’800 il concio crebbe così tanto che l’azienda diventò un borgo cittadino abitato dalle famiglie degli operai e dotato persino di scuole e di una chiesa.

Le tracce di questo passato sono ancora visibili nel capannone industriale sede del concio e nelle strutture rurali; una di queste ospita oggi il delizioso B&B de La Peschiera.

L’azienda si estende per circa 120 ettari coltivati a frutteti, agrumeti e vigneti; il vino è una tradizione di famiglia e le uve sono quelle storiche: il mantonico, il pecorello, il greco, l’aglianico e il magliocco.

Colacino Wines – Marzi (Cs)

La storia dell’azienda Colacino inizia nel 1968 con Vittorio, medico amante della vite. Dalle sue uve produceva un vino chiamato Britto (che significa ‘bruciato’) che nel 1975 conquistò perfino Mario Soldati.

Siamo nella valle ricalcata dal corso del fiume Savuto da cui l’omonima DOC; con i figli di Vittorio, Mauro e Maria Teresa, l’azienda si rinnova ma la passione per la viticoltura e per questi luoghi resta immutata.

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Qui i vigneti sono disposti a 500 metri s.l.m., a terrazze che degradano verso il fondovalle con muretti in pietra; il vino a Marzi e Rogliano era conosciuto proprio come Succo di pietra per queste caratteristiche.

Quelle di Colacino sono terre coltivate tra gli altri ad arvino (altro nome del magliocco), greco nero, nerello cappuccio, mantonico greco bianco e pecorello e sette sono le etichette prodotte.

Solo uve della tradizione per vini fatti di profumi e sapori intensi che ancora oggi riescono a stupire i palati e i sensi di tutti quelli che li assaggiano.

Tenute Paese – Donnici (Cs)

Quella dell’azienda Tenute Paese è una viticoltura eroica: i filari di magliocco, greco bianco, mantonico, pecorello, cabernet sauvignon crescono tra i 394 e i 324 metri s.l.m. con un dislivello di circa 70 metri.

Quindici ettari di vigna attorniati da boschi incontaminati sono il magnifico paesaggio che si apre alla vista dei visitatori; arrivarci non è facilissimo ma la fatica viene ampiamente ripagata quando si arriva a destinazione.

Dall’800 la famiglia Paese coltiva con passione e tenacia questi luoghi; le uve autoctone ed internazionali sono allevate nel rispetto della tradizione e con l’aiuto delle moderne tecnologie.

Vendemmiate rigorosamente a mano danno vita a cinque vini, due bianchi, un rosato e due rossi, che nelle loro caratteristiche rivelano quanto possa essere variegato un territorio come quello delle Terre di Cosenza.

Terre del Gufo – Donnici (Cs)

Il concetto del vino per Terre del Gufo, piccola realtà a conduzione familiare, si può riassumere con tre A: Autoctono, Autentico e Artigianale.

Siamo a Donnici ai piedi della Sila a sud di Cosenza, su verdi colline attorniate da boschi a 500 metri s.l.m.; anche qui la vista è davvero bellissima e da generazioni la famiglia Muzzillo vi alleva la vite.

Oggi Eugenio, assieme a sua moglie Annalisa, lavora per mantenere saldi questi principi: i suoi vini sono fatti con i vitigni della tradizione, da sempre presenti su queste terre.

Sono genuini perché parlano di natura e territorio, fedeli a quelli di un tempo, con uno spirito ed un carattere originali, mai uguali e non omologati, in cui è il frutto il vero protagonista.

Nelle vigne di Terre del Gufo fa da padrone il magliocco dolce; una delle sei etichette riporta ‘Estremo’ perché questo viene affinato per 18 mesi in anfora per esaltare al massimo le sue caratteristiche varietali.

Giraldi&Giraldi – Rende (Cs)

Pierfrancesco e Alessandro sono i giovani gemelli Giraldi; sin dall’età di 19 anni coltivano un sogno, quello di dedicarsi alle terre di famiglia e alla produzione di vino.

Ci troviamo tra le colline del comune di Rende dove i loro antenati acquisirono un vasto possedimento che è stato poi tramandato di generazione in generazione.

Grazie al supporto dei genitori, Francesco e Giuliana, i gemelli Giraldi si sono fatti strada nel settore vitivinicolo cosentino arrivando a produrre vini che rispecchiano una tradizione ma anche il loro spirito fresco e innovativo.

18 ettari vitati a greco bianco, greco nero, magliocco dolce, chardonnay e cabernet sauvignon; vitigni prevalentemente autoctoni dai quali nascono due bianchi, un rosato e due rossi.

Il loro è stato un percorso di crescita che ha portato la cantina Giraldi&Giraldi ad affermarsi bene sul territorio; stanno per inaugurare anche la loro sala degustazione con tanto di affaccio panoramico.

Cantina Rizzo – Frascineto (Cs)

Se ci spostiamo verso nord arriviamo nel comune arbëreshë di Frascineto, ai piedi del Pollino; qui si trova Cantina Rizzo, altra piccola e giovane realtà guidata da Francesco e dalla sua famiglia.

In una terra storicamente vocata, coltiva 15 ettari di vigneto situati in zone diverse; questa diversità pedoclimatica si riflette nei vini prodotti, 5 etichette a tiratura limitata due bianchi e tre rossi.

Le uve sono tutte autoctone: il magliocco canino, il pecorello, il greco nero e in più il raro mantonico pinto, varietà difficile da reperire in Calabria, che è stato recuperato dall’azienda ed innestato in vigna.

Il mantonico pinto presenta caratteristiche particolari e nulla ha a che vedere con il più noto mantonico bianco, ben più presente nelle Terre di Cosenza.

Tenuta Celimarro – Castrovillari (Cs)

Al timone di Tenuta Celimarro c’è il giovane enologo Valerio Cipolla che ad oggi gestisce 20 ettari di vigneti e 5 di uliveti secolari; dopo gli studi, Valerio è tornato in Calabria diventando un vignaiolo a tempo pieno.

Ci troviamo a Castrovillari, sempre ai piedi del massiccio del Pollino, a circa 400 metri s.l.m.; la tenuta prende il nome dalla contrada in cui si trova e di particolare bellezza è una masseria settecentesca qui custodita.

Il motto aziendale “… Arte, Amor, Vino e Bellezza…” è stato ripreso da una frase allegorica dipinta proprio sulle pareti di questa struttura nel 1919.

Dopo aver rimesso in sesto le vigne e recuperato le varietà autoctone come la cosiddetta ‘lacrima di Castrovillari’, le uve presenti sono il magliocco dolce, il greco bianco il montonico e l’aglianico.

Tenuta Celimarro imbottiglia i suoi vini dal 2013 e produce circa 14.000 bottiglie in quattro etichette, due bianchi, un rosato e un rosso.

Da poco, nel centro storico di Castrovillari, è nato il ‘Concept C – Wine & Fashion’, ovvero uno show room in cui vini di Tenuta Celimarro incontrano la moda della talentuosa stilista Cinzia Tiso.

Un connubio bellissimo che esalta il lavoro e l’impegno di questi due ragazzi che nonostante le difficoltà hanno scommesso sul territorio dimostrando quanto forte sia il legame con la propria terra.

Ferrocinto – Castrovillari (Cs)

Altra realtà vitivinicola presente a Castrovillari è Ferrocinto: 50 ettari di vigneti coltivati in biologico prevalentemente a montonico, greco bianco, pecorello, magliocco, aglianico, lavorando tra innovazione e tradizione.

Ferrocinto si chiama così per via delle sue terre rosse, ricche di ferro; il cuore della tenuta è una antica masseria fortificata del XIX secolo, inizialmente utilizzata per scopi agricoli.

La tenuta è oggi location per eventi e matrimoni; a fianco della masseria sorge poi il locale moderno dove è stata allestita la bottaia per l’affinamento in barrique dei loro vini.

Ferrocinto produce diverse etichette fra bianchi, rosati e rossi oltre a due spumanti metodo classico (bianco e rosè) e un metodo charmat.

Cantine Viola e Feudo dei Sanseverino – Saracena (Cs)

Su una collina rocciosa ad est della valle del fiume Garga si staglia l’affascinante borgo di Saracena; terra antichissima è la patria di un nettare unico e raro, il Moscato al Governo di Saracena.

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Tra le aziende che lo producono da sempre ci sono Cantine Viola e Feudo dei Sanseverino; la prima è gestita dalla famiglia Viola, la seconda dai fratelli Bisconte.

Cantine Viola nasce con Luigi, insegnante in pensione appassionato di agricoltura che tramanda questa passione per il vino ai suoi tre figli, Roberto, Claudio ed Alessandro.

Assieme al Moscato, prodotto per eccellenza della tradizione saracenara, Cantine Viola produce anche un bianco e tre rossi con le uve autoctone della zona, tra cui la guarnaccia e il magliocco.

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Oltre a fare una visita dei vigneti è possibile assaggiare i loro vini abbinati a prodotti locali nella nuova sala da degustazione inaugurata qualche anno fa.

Feudo dei Sanseverino è una piccola azienda agricola che coltiva le sue vigne poste tra i 250 e i 300 metri s.l.m.; possiede antichi vitigni autoctoni quali lacrima (magliocco), guarnaccia, malvasia e moscatello.

Vino di punta è, come dicevamo, il Moscato ma ci sono altre tre interessanti etichette, un bianco, un rosso e uno squisito passito da uve moscato.

La cantina di Feudo dei Sanseverino si trova nel centro storico di Saracena; qui tra un assaggio e l’altro Maurizio Bisconte intrattiene i suoi ospiti raccontando storie passate e tradizioni mai dimenticate.