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Cosa mangiare a Bruxelles: 5 specialità della cucina belga

Carbonnade flamande Belgio

Non solo birra: cosa mangiare a Bruxelles oltre alle famose cozze, patatine e waffles. Ecco 5 piatti assaggiati al ristorante C’est bon c’est belge

  1. La Carbonnade flamande

È un delizioso spezzatino di manzo simile al bœuf bourguignon francese ma stufato nella birra con cipolle passate nel burro ed erbe aromatiche come il timo e l’alloro.

La parola carbonnade è declinata da ‘carbone’ perché questo spezzatino era originariamente brasato (bollito a fuoco lento) per molto tempo su braci di carbone accanto al fuoco.

In lingua nederlandese si chiama stoverij o stoofvlees ed è una specialità della cucina delle Fiandre belghe e delle Fiandre francesi (Nord-Pas-de-Calais); importante per la riuscita di questo piatto è il tipo di birra usato.

Infatti, per cuocere alla perfezione la carbonnade flamande (o à la flamande) bisogna usare una birra scura; dovrebbe essere per tradizione una Oud Bruin[1], una birra bruna invecchiata o in alternativa una rossa delle Fiandre[2].

Oltre alla birra, gli altri ingredienti che danno sapore alla carne sono l’aceto e lo zucchero di canna per l’agrodolce oppure in alternativa lo sciroppo di Liegi (per cui è chiamata carbonnade à la Liègeoise).

Quest’ultimo è una sorta di melassa risultante dalla cottura e riduzione del succo di mela o pera o di entrambe, e come suggerisce il nome, è prodotta nella città belga di Liegi.

Sempre tra gli ingredienti spesso si trovano anche la senape e le pain d’épices (o pain d’épice), un dolce al miele impreziosito da varie spezie come cannella, coriandolo, zenzero o anice stellato.

La carbonnade flamande è servita accompagnata da patatine fritte, purè di patate o semplici patate bollite.

Una vera scoperta diventata il mio piatto belga preferito!

Carbonnade flamande Belgio
La Carbonnade flamande

 

  1. Les boulettes sauce tomate

Sono delle polpette al sugo fatte con carne mista di maiale e vitello insaporite con sale, pepe, aglio, cipolla e noce moscata, amalgamate con l’uovo e il pan grattato.

Dopo essere state rosolate in padella con il burro, le boulettes vengono messe a cuocere nella salsa di pomodoro preparata con un fondo di burro e cipolla.

Come accade in Italia ma anche nel resto d’Europa e del mondo, le boulettes o le polpette che dir si voglia restano uno dei piatti più amati per la loro semplicità e per il loro gusto.

Anche se fatte in maniera diversa o con condimenti diversi, le polpette di carne sono buone ovunque, anche qui in Belgio!

Boulettes sauce tomate
Les Boulettes sauce tomate

 

  1. Le ‘Stœmp du jour’ et son accompagnement de viande

Parliamo di un contorno tipico di Bruxelles che altro non è che un purè di patate con verdure, cipolle, bacon, aromi e spezie varie.

Lo stœmp è presente anche nella cucina olandese, unito a carote, sedano o porri e accompagnato spesso da un uovo in camicia.

La parola stoemp che si pronuncia ‘stump’ significa in fiammingo ‘patate schiacciate’ e nell’originale olandese deriverebbe dal verbo stampen, ovvero ‘spingere’.

In Olanda c’è anche un’altra ricetta tipica che è lo stamppot, sempre a base di patate schiacciate e verdure.

Stœmp du jour et son accompagnement de viande
Le ‘Stœmp du jour’ et son accompagnement de viande

 

  1. Le Vol-au-vent de Véro

Questi canestrini di sfoglia presenti spesso durante gli aperitivi come finger food e meglio noti come vol-au-vent in Belgio sono un altro piatto tipico davvero saporito.

Qui si mangiano assieme ad una salsa besciamella con pollo a pezzetti e a polpettine e funghi champignon; da C’est bon c’est belge vengono serviti vuoti, pronti per essere farciti.

Gli antenati di questi moderni vol-au-vent sono i bouchées à la reine (letteralmente ‘bocconcini alla maniera della regina’).

Nati dalla pasticceria dell’epoca grazie alla pâte feuilletée (pasta sfoglia), nel XVIII secolo furono trasformati in un antipasto salato per soddisfare le voglie della moglie di Luigi XV, la regina di Francia Maria Leszczyńska.

Vol-au-vent de Véro Belgio
Le Vol-au-vent de Véro

 

  1. Le Waterzooi de poulet

Il nome di questo piatto è olandese, e significa ‘acqua che bolle’ da zooien, ‘bollire’: il waterzooi è una zuppa di pollo e verdure (kippenwaterzooi) ma anche di pesce[3] (fatta con anguilla, spigola, merluzzo, carpa).

Il waterzooi è un piatto tipico delle Fiandre, originario della città di Gand (conosciuto anche come gentse waterzooi).

Si narra che questo stufato fosse il preferito di Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, originario proprio di Gand.

Anche il waterzooi de poulet è molto buono, fatto con pollo, cipolle, carote, sedano, porri, patate, burro, panna, erbe aromatiche e pepe nero.

Waterzooi de poulet Belgio
Le Waterzooi de poulet

 

Ora non vorreste fare anche voi un salto a Bruxelles?

Ecco l’indirizzo di C’est bon c’est belge dove potrete assaggiare queste 5 specialità della cucina belga:

C’est bon c’est belge – Epicerie fine, restaurant, traiteur

Rue de Rollebeek 3-5

1000 Bruxelles

Tel. 025122999

Lunedì chiuso

 

[1] È la ‘vecchia bruna’, una ale scura invecchiata di tradizione belga, della zona di Oudenaarde, nelle Fiandre Orientali. Ha colore bruno rossiccio e la gradazione alcolica tra il 4,8 e il 5,2%. Presenta grande complessità di aroma: sono evidenti sentori dello speziato, del fruttato e dell’erbaceo. Per la sua natura vinosa, al palato prevalgono il dolce e l’acido leggermente aspro. In inglese si chiama flemish brown ale (‘ale marrone fiamminga’). Il prodotto più rappresentativo è quello della Liefmans. La versione doppio malto viene qualificata strong oud bruin (in inglese, strong brown ale). Nei Paesi Bassi invece, la oud bruin è spesso una lager scura poco forte e molto abboccata (Fonte: www.pintamedicea.com).
[2] Belgian Red Ale, meglio conosciuta come flemish sour red ale (in inglese: flemish ‘fiammingo’ e sour ‘acido’), trattandosi di uno stile non ben definito, è la ale rossa delle Fiandre Occidentali, prodotta dalla Rodenbach e ampiamente imitata. Il malto Vienna e, soprattutto, l’invecchiamento in tini di quercia non rivestiti donano il colore intenso e la caratteristica acidità. Acidità, che talvolta viene ridotta con mescolamento di birra fresca oppure aggiunta di zucchero. Il tenore alcolico oscilla tra il 5 e il 6,5% (Fonte: www.pintamedicea.com).
[3] Viszooitje.
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Giulia Cosenza

Calabrese DOC, sommelier con master in Cultura dell'alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche

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