Fico dottato cosentino

Questi frutti vengono prodotti dal fico (da sottolineare che il fico non è un vero e proprio frutto ma un ricettacolo della pianta. I granellini contenuti all’interno rappresentano i veri frutti).

Il nome originario della pianta è Ficus Carica L. e, già anticamente, erano conosciuti, apprezzati e ritenuti sacri. Il fico, per la facilità della sua riproduzione, sembra sia stata la prima pianta coltivata dall’uomo, undicimila anni fa nella zona della Mezzaluna fertile.

Molto noto ai popoli dell’antichità, nell’Antico Testamento il fico, insieme con la vite, era simbolo di fertilità e vita gioiosa.

Ai tempi della Grecia classica i frutti di quest’albero venivano considerati “degni di nutrire oratori e filosofi”: Platone era ghiottissimo di quelli secchi, e se un bambino soffriva di balbuzie veniva portato sotto ad una fico per cercare di facilitargli la favella.

Frutti già considerati afrodisiaci dagli ellenici, usavano il termine “sykon” (fico) per indicare i genitali femminili, forse per la forma che assumono se spaccati in due.

Il fico era un albero sacro a Priapo, dio della fertilità greco e romano, in onore del quale sembra se ne consumassero i prodotti prima di un convivio amoroso.

La convinzione che il fico fosse un eccitante erotico venne ribadita anche della Scuola Medica Salernitana “… veneremque vocat, sed cuilibet obstat” (provoca lo stimolo venereo anche a chi vi si oppone).

La medicina popolare vedeva nei numerosi semini, circa seicento per frutto, un segno della sua attitudine a favorire la fecondità.

A luna crescente le coppie sterili staccavano due foglie da un albero e le mettevano sotto ai rispettivi cuscini perché si pensava avessero il potere di far arrivare dei figli.

Pianta di fico e frutti del Ficus Carica L.
La pianta del fico e i frutti del Ficus Carica L.

Oggi il fico fa parte del panorama Mediterraneo, dalla Spagna alla Turchia. In Italia lo si trova sopratutto in Puglia, Campania e Calabria, ma è presente anche nelle altre regioni.

Centinaia le diverse varietà di questi frutti. La più comune è la “Ficus carica”, dalle molteplici dimensioni e colori, dal giallo al nero.

I fichi vengono definiti a seconda del periodo in cui maturano: “fioroni” o “primaticci” (giugno e luglio), “forniti” (agosto e settembre), “tardivi” (autunno). I fichi generalmente vengono raccolti a completa maturazione con tutto il peduncolo, nella ore più calde e asciutte della giornata.

Questi frutti ricchi di zucchero, minerali e vitamine, sono facilmente digeribili, possono essere consumati freschi o secchi, ed inseriti in ricette dolci (torte, gelati, marmellate) o salate (antipasti vari).

Fichi bianchi primaticci
Fichi bianchi di luglio (detti primaticci)

Proprietà e benefici:

I fichi sono ricchi di acqua, grassi e zuccheri.

Al suo interno non mancano poi le fibre e i minerali, in particolar modo il potassio, il fosforo, il ferro, il calcio e il sodio.

Ottimo alleato per la salute, capace di idratare in profondità i tessuti del corpo e di donare una buona energia grazie agli zuccheri.

Le mucillagini presenti al suo interno invece, donano proprietà lassative.

Il potassio di cui il fico è ricco, è indispensabile per l’organismo, in quanto regola la pressione sanguigna e le quantità d’acqua presente nel corpo.

Il fosforo aiuta a assorbire calcio e produrre energia, il ferro contrasta l’anemia e il sodio regola diverse funzioni dell’organismo.

Il fico, oltre ad essere ricco di minerali è una buona fonte di vitamine del gruppo B (in particolare, B1, B2, B3 e B6), vitamina C e vitamina A.

E’ noto principalmente per i benefici che svolge sul sistema digestivo.

Grazie ad alcuni enzimi contenuti nei fichi, il nostro corpo riesce ad assimilare meglio i cibi.

Sembra infatti che riescono a normalizzare la produzione dei succhi gastrici, agendo allo stesso tempo anche da antinfiammatori nei confronti delle pareti intestinali.

I mucillagini e le fibre poi, sono un vero toccasana per chi soffre di stipsi ed emorroidi. Rendono più voluminose le feci e ne favoriscono il passaggio nell’intestino.

Le proprietà dei fichi si estendono anche sulla pelle, difendendola e alleviando infiammazioni dovute ad esempio a brufoli e peli incarniti.

Allo stesso modo si rivelano ottimi per rafforzare la vista.

I fichi possono essere integrati in una dieta senza troppe preoccupazioni, purché ovviamente non si esageri nel consumo.

Secondo gli esperti sono ottimi soprattutto per i bambini e gli anziani per via della grande energia che riescono a donare.

I fichi si possono consumare anche in gravidanza, al contrario dei fichi d’india che vengono sconsigliati in questa fase della vita.

Studi recenti hanno inoltre dimostrato che il fico è uno di quegli alimenti che aiuta a ridurre il rischio del tumore, prevenendo anche le ulcere.

Il suo succo lattiginoso, secondo la tradizione popolare, aiuta a eliminare le verruche che si formano sulla pelle e combattere i parassiti.

Calorie:

I Fichi freschi forniscono solo 65 calorie per 100 grammi. Al contrario, i fichi secchi, ricchi di zucchero, arrivano a fornire 280 calorie per 100 grammi.

Fichi freschi: I Fichi freschi sono composti dall’ 80% di acqua e il 12% di zuccheri. Il contenuto di grassi e proteine è minimo mentre è ricco di acqua, minerali e fibre.

Fichi secchi: I Fichi Secchi hanno un valore nutritivo molto elevato. Con la perdita d’acqua il fico secco si arricchisce di Zuccheri (glucosio, saccarosio e fruttosio) e Vitamina C.

Si ottengono dalla raccolta del frutto quando è giunto a piena maturazione e dalla sua conseguente essiccazione al sole. A questa fa seguito un trattamento chimico di disinfestazione da eventuali parassiti.

Affinché il fico raggiunga un grado di essiccazione ottimale è necessario che perda circa il 35% dell’acqua in esso contenuto.

In Italia le varietà di fichi maggiormente utilizzate per ottenere i fichi secchi sono: Brogiotto, Dottato, Farà.

Preparazione domestica dei fichi secchi:

I fichi, lavati e leggermente appiattiti con l’aiuto di un matterello, vengono disposti su una teglia o un piano coperto con un telo di cotone.

Così posizionati i frutti vanno lasciati asciugare, possibilmente al sole, avendo cura di non esporli la notte. Dopo 5 giorni circa, gli esemplari saranno visivamente asciutti.

L’essicazione andrà completata in forno a 180°C per circa 20 minuti. I fichi secchi freddi andranno quindi conservati in un vaso di vetro a chiusura ermetica.

Fichi secchi di Calabria
Fichi secchi

Fichi: tutti gli utilizzi:

I fichi, oltre ad essere utilizzati in cucina o per fare dei dolci, vengono ancora adoperati per le loro proprietà curative contro diversi disturbi. Fra i rimedi naturali è ottimale la tisana con i fichi secchi contro:

  • catarro;
  • febbre;
  • raffreddore;
  • sintomi influenzali.

Il procedimento è molto semplice: si prendono due ficchi secchi e si tagliano a metà, si mettono a bollire con della buccia di limone, quando son morbidi si toglie dal fuoco, si filtra, si aggiunge miele e si beve.

Si beve due volte al giorno. Contro i brufoli viene suggerita la purea di fichi, si schiaccia la polpa e si applica sul viso, in realtà è anche una maschera idratante e tonificante, protegge dalle intemperie e soprattutto dal freddo ma sconsigliata ai soggetti allergici.

Fichi: controindicazioni ed effetti collaterali

Di per sé non hanno controindicazioni, ma essendo molto zuccherini i diabetici e chi ha problemi di peso debbono assumerli con cautela.

Secondo fonti non accreditate i fichi consumati in eccesso causerebbero cefalea e sicuramente dissenteria.

Inoltre i fichi contengono ossalati e dunque se consumati in eccesso possono comportare calcoli renali o alla cistifellea, pertanto è consigliabile a chi ne soffre di evitarne il consumo in partenza.

Si sconsigliano inoltre in caso di operazioni chirurgiche al tratto digerente e personalmente sconsiglio i rimedi a base di latte di fico che può essere urticante e causare reazioni allergiche.

Se anche non dovesse dar luogo a tali reazioni è sconsigliatissimo utilizzarlo come rimedio per problemi dermatologici e poi esporsi al sole.

Curiosità:

La pianta maschio produce solo il polline e i frutti non sono commestibili. Mentre la pianta femmina produce i semi, contenuti nel frutto commestibile.

I fichi in cucina sono molto usati, sia come frutta che accompagnati a pietanze salate.

Famosi i fichi con il prosciutto, ma sono perfetti anche con il salame ed il caprino.

Possono essere usati anche secchi, per esempio ricoperti di cioccolato, oppure come ingrediente per il pane integrale a base di noci, tipico della Valle di Gressoney.

Ricetta fichi e prosciutto

Ingredienti per 8 roselline:

Fichi medi 8

Prosciutto crudo 8 fette

Zucchero di canna 30 g

Preparazione:

Per realizzare le roselline di prosciutto crudo su fichi pulite i fichi li pulite con un panno morbido ed asciutto la parte esterna e poi incideteli a croce con un coltello, dalla parte del picciolo, senza tagliarli fino in fondo, ma incidendo solo quanto basta per aprirli in 4 spicchi.

Ponete i fichi aperti su una leccarda o su un vassoio e cospargete la polpa con lo zucchero di canna, poi adagiate i fichi così aperti su una teglia e caramellate la superficie per pochi istanti con un cannello (se non disponete del cannello potete metterli sotto il grill del forno per qualche minuto finché non si sarà sciolto lo zucchero).

Intanto prendete le fette di prosciutto che non dovranno essere troppo sottili altrimenti non riuscirete a creare le roselline. Dividete in due parti uguali ogni fetta e poi arrotolate ciascuna metà su se stessa creando in questo modo le roselline. Ponete ogni rosellina al centro di ciascun fico (8-9) e servite subito questo antipasto delizioso!

Fichi e prosciutto crudo (Fonte: www.ricette.com/fichi-con-prosciutto-crudo)

 giallozafferano.it

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Angela Patera

"Nutrizionista"

- Mangia sano, vivi meglio -

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